Produzione artigianale
Per una conoscenza virtuale del processo produttivo delle nostre birre Malthus,
seguite il nostro mastro birraio Andrea Bravi e dell'aiuto birraio Fabrizio Drappo al lavoro.
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1. Il punto di partenza è, ovviamente, il malto d’orzo. Quello che vedete in primo piano è quello di tipo “Monaco”. Non è l’unico utilizzato per la ricetta delle nostre birre, ne usiamo otto diversi tipi miscelati opportunamente per ottenere le diverse birre. |
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2. Qui potete osservare il malto durante la sua macinazione. E’ il primo passo. Viene introdotto in un piccolo mulino che lo sminuzza fino a ridurlo a una farina grossolana. |
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3. La sala cottura è composta da due caldaie rivestite in rame. In quella di destra avvengono la miscelazione e, successivamente, la bollitura, in quella di sinistra la filtrazione del mosto. |
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4. Ecco Fabrizio che controlla la miscelazione dei malti miscelati con acqua fredda. Il macinato viene introdotto nella caldaia per mezzo di una coclea. La miscelazione è una fase essenziale della produzione: il suo scopo è degradare l’amido contenuto nel malto in zuccheri più semplici, la maggior parte dei quali verrà fermentata dai lieviti (la parte restante, le destrine, daranno corposità alla birra). Terminato il processo la miscela viene travasata nel tino di filtrazione. |
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5. Questo è il quadro di comando della nostra sala cottura. Può sembrare complicato ma, in realtà, si tratta di un congegno molto intuitivo. |
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6. In questa foto Andrea estrae dal tino di filtrazione le trebbie di malto, il prodotto di scarto del mosto. Non viene buttato ma riutilizzato come integratore alimentare naturale per bestiame. Volendo ci si può fare anche dell’ottimo pane. |
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7. Il luppolo come si presenta in natura. Noi utilizziamo il “pellet”, ovvero questa infiorescenza dopo che è stata sminuzzata e tritata. Per la produzione delle nostre birre adoperiamo cinque diversi tipi di luppolo miscelati in quantità e qualità differenti. |
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8. Il mosto ritorna nel tino di partenza e qui viene bollito. Un processo che serve a sterilizzare il mosto e a estrarre i composti amaricanti e aromatizzanti dal luppolo che viene aggiunto durante questo passaggio. Dopo la decantazione delle sostanze torbide formatesi durante la bollitura, il mosto viene raffreddato tramite uno scambiatore di calore e travasato in cantina nei serbatoi di fermentazione. |
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9. La nostra birra in fermentazione! Questo è il cuore del processo di produzione: il mosto, con l’aggiunta di lievito, si trasforma in birra. Gli zuccheri estratti nel processo di miscelazione vengono qui trasformati in alcol etilico, anidride carbonica e tutta una serie di composti chimici secondari molto importanti per la definizione del gusto della birra. Nella foto potete osservare la schiuma che si forma durante questa fase. Le parti più scure sono aggregati di luppolo e sostanze coloranti contenute nel malto d’orzo. Il processo può durare dai tre ai sette giorni a seconda del tipo di lievito usato. |
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10. Dopo il travaso in questi serbatoi di maturazione la birra sosta per circa tre settimane durante le quali la fermentazione continua, molto lentamente, il suo corso affinando il prodotto, separando la parte eccedente di lievito e saturando la birra di anidride carbonica. |
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11. Ed ecco finalmente la nostra birra, ora è pronta per per essere spillata. |